Villa Verde ha festeggiato il 27 settembre un compleanno speciale: quello di Libero Pinamonti, che ha spento 102 candeline. Un traguardo che racconta non solo la longevità, ma anche la ricchezza di una vita intensa, vissuta tra professione, passioni e memoria storica della città.
Ingegnere edile di grande prestigio, Pinamonti ha legato il suo nome a importanti interventi di ristrutturazione, tra cui il palazzo delle Generali, il Caffè degli Specchi e l’ex cinema Excelsior. Una carriera che lo ha reso una figura riconosciuta e stimata, testimone di un’epoca di trasformazioni architettoniche e culturali per la città.
Il suo amore per la montagna e la vita all’aria aperta lo hanno accompagnato da sempre: escursioni, arrampicate, vela e kayak sono state le sue passioni più vive, in perfetta sintonia con lo spirito libero e curioso che lo contraddistingue.
Il legame con la Ginnastica Triestina risale invece al 1958, quando decise di iscrivere i figli ai corsi di ginnastica artistica. Da quel momento, Pinamonti non è stato solo un accompagnatore, ma un socio sostenitore e praticante assiduo, frequentando anche i corsi dedicati alla “terza età”.
A rendere ancora più preziosa la sua testimonianza ci sono i suoi scritti autobiografici raccolti nel libro ‘Ricordi’. Qui riaffiorano momenti di vita che restituiscono il sapore di un secolo fa: “Sono nato in settembre del 1923 – scrive Libero – la grande guerra era finita da appena cinque anni. Abitavamo in Via Commerciale, in una casa con molti appartamenti, in secondo o terzo piano. In quella casa siamo vissuti fino ai miei tre o quattro anni. Di quel tempo ho un solo ricordo: un corridoio stretto e altissimo, con un’altalena appesa al soffitto”.
Ma il suo sguardo non si è mai fermato al passato. I suoi Ricordi giungono anche agli avvenimenti degli anni più recenti, e tra questi c’è stata anche la pandemia di Covid-19, che Libero ha voluto narrare per condividere con tutti il “racconto di come sta evolvendo questa ultima fase della nostra lunga vita insieme”. “Stiamo diventando vecchi, anzi vecchissimi! È una realtà! E cosa succede quando si diventa vecchissimi? Penso sia arrivato il momento di raccontarlo”.
Circondato dall’affetto dei familiari e degli amici, Libero Pinamonti festeggia i suoi 102 anni con la serenità e la gioia di chi ha vissuto intensamente, lasciando un segno importante nella città e nella comunità triestina.